La legge prescrive che il minore abbia un rapporto continuativo ed equilibrato con entrambi i genitori? I giudici concedono al padre che vuol fare il padre, 8 giorni in media al mese contro i 23 della madre.
La legge prescrive l’assenza di genitore prevalente ?
I giudici si sono inventati, a loro uso, la collocazione del minore. Ovviamente 9 volte su 10 presso la madre. A prescindere dalla richiesta del padre.
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La legge prescrive il mantenimento diretto, vale a dire la possibilità per il genitore che deve provvedere al mantenimento, di farlo direttamente?
I giudici ricorrono all’assegno per il genitore collocatario, 9 su 10 la madre, assegno che si trasforma spesso in rendita parassitaria non essendoci obbligo di rendicontazione.
Insomma la legge viene ignorata.
Dopo il divorzio, per i padri che vogliono fare i padri, solo doveri.
Per le madri che vogliono approfittare di una consuetudine, un vitalizio.
Meglio, un win for life.
Tiberio ha ragione. Ora, è il caso di marcare anche il fatto che un padre che si separa, anche se COSTRETTO alla separazione, è GETTATO PER STRADA senza se e senza ma. Siamo una nazione che STUPRA I PADRI.
Occorre la previsione di una vera restonsabilità del giudice.
Grazie a tutti i padri in attivi.
…..CARO TIBERIO TU MI INSEGNI CHE IL PESCE PUZZA SEMPRE DALLA TESTA IL C.S.M. DEVE CAMBIARE DENOMINAZIONE I NABABBI VESTITI DI ROSSO BISOGNA CHIAMARLI C.M.I. CONSIGLIO DELLA MAGISTRATURA ITALIANA. L’HAI NOTATO ANCHE TU CHE NON SONO SUPERIORI A NESSUNO, QUINDI L’AGGETTIVO SUPERIORE E’ IMPROPRIO, INADATTO E INADEGUATO…..E’ DA LI’ CHE BISOGNA COMINCIARE DALLA DENOMINAZIONE E POI SI VA’ AVANTI CON GLI AVVOCATI COLLUSI CON MAGISTRATI E GIUDICI…..