Tempi duri per i detrattori della Sindrome da Alienazione Genitoriale

Tempi duri per l’ammiraglia dell’“abusologia” nostrana.

Formatasi dall’unione di menti, cuori ed ideali, la triade Lerici-Coffari-Cancrini sembrava destinata ad un grande futuro.
La prima, fulminata sulla via di Rignano, metteva i contatti politici, il secondo il pathos e l’esperienza di sedicente abusato, il terzo la cultura tecnica ed i riferimenti bibliografici che tanto fanno chic nel blog della Lerici.
Sembrava tutto andasse per il filo giusto tanto che, come supremo sfregio agli odiati negazionisti, la triade sembrava pronta per l’invasione in terra nemica: la battaglia sui figli sottratti dai Tribunali tanta cara alla corrente degli abusi generalizzati, legittimati recentemente dal settimanale Panorama.

Ovvio che la triade non puntasse solo a dimostrare al campo avverso la propria forza;

il vero obiettivo era attaccare l’affermazione della PAS, la sindrome dell’alienazione genitoriale, che potrebbe essere (ma il condizionale é d’obbligo visto che la battaglia scientifica é furente) definitivamente consacrata nel DSM V (data di uscita presunta: 2013). La dottrina dei teorici della Pas vuole che il figlio affetto da tale sindrome sia sottratto con la forza dal genitore considerato alienante ed affidato al genitore alienato (oppure messo in ambiente neutro, vedi casa famiglia) in attesa di un processo di ricostruzione della relazionalità familiare ferita.
Una “furbata” quella della triade: usare lo slogan che i nemici dedicano agli assistenti sociali dalla facile sottrazione coatta (caso Basiglio e caso Lucanto su tutti), contro i suoi stessi inventori!


Ma il diavolo ci mette sempre lo zampino…

Prima il megacorso dell’“abusologia” (con la Lerici stessa docente: da non perdere!) che avrebbe dovuto, nell’idea dei suoi ideatori, forgiare nuove leve toppava clamorosamente per mancanza di iscritti.

Poi la botta più pesante: l’arresto della mamma del piccolo Liam.



Il caso é noto.
Lei italiana, lui statunitense.
Separazione difficile che sfocia in una denuncia di abuso per lui.
Doppio processo (uno in Usa ed uno in Italia) e doppia assoluzione. La diagnosi concordante é Sindrome di Alienazione Genitoriale (ovvero Pas). Il consulente di lei é il numero uno della scienza abusologa tricolore; quel Luigi Cancrini che dopo aver cavalcato a dovere la moda del recupero dei tossicodipendenti, ha mostrato a tutti come é brutto il mondo prigioniero dei pedofili.

Cancrini non ci sta.

Anche perché a capo del Tribunale dei Minorenni di Roma ora c’é un magistrato molto serio e scrupoloso, Melita Cavallo, che piace poco ai cacciatori di abusanti.

“Quel bimbo é davvero abusato!” Scrive il nostro ad assoluzione definitiva, e nell’irritualità di quella lettera di un semplice perito che ha fornito un proprio parere vi é tutta l’irritazione di chi vede perdere il proprio potere e la propria autorevolezza.

La madre, che nel frattempo ha aggiunto l’avvocato Coffari ai suoi legali, rapisce buy prescription drugs online il bimbo e scompare.
Mentre Lerici e Cancrini muovono i loro contatti a Rai 3, che finalmente può tornare a parlare male degli americani (dimenticando per una sera Obama), la Procura avverte i legali che la pazienza sta finendo, che l’FBI la cerca la signora, e decide di pubblicare la foto del piccolo per farlo ritrovare. Coffari contrattacca e minaccia di denunciare la PM neanche fosse Miraglia.
Poi l’epilogo. Arresto della donna, Manuela Antonelli, e richiesta di estradizione per gli States che spero non verrà mai eseguito.
Ora la partita diverrà politica.
Sperando che nessuno della maggioranza si ricordi che Cancrini, quando era deputato nei Comunisti Italiani, dedicò a Silvio I da Arcore queste parole non proprio tenere:

“Sì, è disturbo della personalità. Silvio Berlusconi è un personaggio dall’egocentrismo smisurato. Finché ciò lo ha riguardato come imprenditore è andata bene. Il problema nasce con l’acquisizione del potere politico. E quando un normale narcisismo viene fortemente alimentato e si coniuga con il troppo potere il risultato è una patologia, un vero e proprio disturbo della personalità. Conosco questo tipo di patologie, ho dedicato un capitolo di un mio libro a Hitler e Stalin..”.

[Fonte Il Giustiziere – Blog Gennaio 2010]


5 thoughts on “Tempi duri per i detrattori della Sindrome da Alienazione Genitoriale

  1. Vi pregherei nei vostri commenti stare ai fatti. Personalmente ritengo che parlare male di Berlusconi sia un dovere civile (visto che governa da 15 anni senza avere mai risolto un solo problema agli Italiani) e che RAI3 sia l’unica emittente che ancora faccia un minimo di informazione (tanto che voi stessi la citate come riferimento in altri articoli).

    Voi potete pensarla diversamente ma certe citazioni fanno solo confusione e indeboliscono il messaggio in quanto per lo più non attinenti al contenuto che volete evidenziare.

    Cerchiamo di non trasformare la rivendicazione dei diritti di entrambi i genitori in una lotta tra sinistra e destra, perché sarebbe persa in partenza.

    Saluti,
    C

  2. I gruppi vicini alla madre scrivevano sui loro blog che Liam urlava al papà “mi fai schifo”. Non appena i Giudici lo hanno protetto dalla madre, come Gardner consiglia per i bambini che hanno subito l’alienazione genitoriale, è rifiorito: “Liam sta tornando ad essere un bambino normale e con velocità sorprendente, ha riso, scherzato e giocato. Ha anche parlato di me, ancora in termini un po’conflittuali, ma anche esprimendo che mi ama e gli manco. Questo è qualcosa che non è stato libero di esprimere in quasi tre anni”. CHI PAGHERÀ PER QUESTO?

  3. Concordo con Carlo Orecchia. La lotta per la bigenitorialità non è prerogativa dei berlusconiani, né delle destre. I nemici della legge sull’affido condiviso ci sono in entrambi gli schieramenti. Inoltre è controproducente, per chi vuole affermare i diritti dei figli a due genitori e dei padri ad esercitare pienamente il loro ruolo, polarizzare il campo in destra e sinistra. Ricordatevi che le donne si dividono sui problemi sociali e politici, non costituiscono un partito, né uno schieramento omogeneo, ma si uniscono con una sorta di spirito di corpo quando si tratta di difendere dei privilegi cosiddetti di genere.

  4. Pingback: Alienazione Genitoriale: alla mamma più “BRAVA” anche MEDAGLIA FEMMINISTA!

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